Come capire se il bambino è pronto ad essere svezzato?
I segni principali sono infatti 3:
- Il bambino è in grado di rimanere seduto, mantenendo la schiena diritta e la testa ferma
- Riesce a coordinare occhi-mani-bocca per guardare il cibo, afferrarlo e portarlo alla bocca per mangiarlo
- È in grado di deglutire il cibo anziché rigettarlo
Da non confondere:
Spesso ci sono altri segnali che possono essere erroneamente scambiati con segnali che il bambino è pronto ad essere svezzato:
- Masticare i pugni
- Svegliarsi più frequentemente durante la notte
- Richiede più latte materno
È importante notare che l’introduzione dei cibi solidi non influisce sulla capacità del bambino di dormire tutta la notte e che, in alcuni casi, può essere utile offrire un po’ più di latte fino a quando il bambino non sarà pronto per i cibi solidi.
Taglio sicuro:
Un aspetto importante che va tenuto in considerazione quando si decide di percorrere la strada dell’autosvezzamento, è sicuramente il taglio sicuro, ovvero come i vari alimenti andrebbero tagliati per limitare ed evitare il rischio di soffocamento del bambino.
I bambini, durante le prime fasi dello svezzamento non sono ancora in grado di masticare adeguatamente gli alimenti, infatti durante i primi mesi di vita si sono alimentati solo di latte materno o in polvere, entrambi di natura liquida, che non richiedevano un movimento complesso tale la masticazione.
Nelle prime settimane di esposizione ai cibi solidi il bambino inizierà a sviluppare i muscoli e la coordinazione necessaria alla masticazione e potrebbe manifestare dei segni che possono essere confusi con i “conati”. Questi episodi si trattano in realtà del riflesso faringeo (in inglese gagging reflex) rappresentati da un riflesso spontaneo all’introduzione di un “corpo estraneo”, in questo caso un alimento, non adeguatamente masticato che raggiunge la metà posteriore della lingua. L’alimento, in risposta, verrà spinto via dalla chiusura della faringe. Questi episodi sono frequenti e normalissimi tra i bambini di età compresa fra i 6 e 7 mesi e non devono essere fonte di preoccupazione tra i genitori.
A tal proposito è importante considerare come tagliare i vari alimenti in modo da facilitare la masticazione del bambino e favorire l’indipendenza durante i pasti.
Un’altra considerazione degna di nota è sicuramente il fatto che, se eseguito correttamente e in maniera sicura, l’autosvezzamento non risulta essere più o meno rischioso dello svezzamento tradizionale con purè e altri cibi di consistenza cremosa.
Infatti è la conformazione anatomica delle vie aeree del bambino differisce da quella dell’adulto. I bambini sono dunque maggiormente suscettibili al rischio di ostruzione delle vie aeree. Le loro vie respiratorie, come la laringe e la trachea, sono più piccole e coniche a differenza dell’adulto in cui si presentano come cilindriche. Ciò aumenta la probabilità di ostruzione da parte di corpi estranei.
Quando si parla di auto-svezzamento ci sono vari fattori da tenere in considerazione come ad esempio
- consistenza
- forma
- scivolosità

