Quando i bambini si muovono, il loro cervello si attiva. L’attività fisica stimola il rilascio di endorfine, che migliorano l’umore e riducono lo stress, ma anche di fattori di crescita che supportano lo sviluppo di nuove connessioni neuronali. Questo significa che il movimento contribuisce a una maggiore capacità di concentrazione, memoria e apprendimento. Studi hanno dimostrato che i bambini che praticano regolarmente sport o attività fisica hanno un rendimento migliore in compiti che richiedono attenzione, problem-solving e pianificazione. Contrariamente alla convinzione di molti, quindi, il tempo dedicato allo sport non è “rubato” allo studio, ma rappresenta una risorsa che potenzia la capacità del bambino di affrontare sfide accademiche.

Un altro aspetto importante è che l’attività fisica insegna abilità trasferibili utili anche a scuola, come la disciplina, la gestione del tempo e la capacità di lavorare in gruppo. Inoltre, lo sport promuove la fiducia in sé stessi e la resilienza, qualità che aiutano i bambini ad affrontare le difficoltà, sia in ambito accademico che personale.

È cruciale però che l’attività fisica sia vissuta come un momento di gioco e divertimento, piuttosto che come un obbligo. Incoraggiando i bambini a muoversi, i genitori non solo sostengono la loro salute fisica, ma li aiutano a sviluppare competenze cognitive ed emotive essenziali per la loro crescita. È importante ricordare che il benessere non si costruisce solo sui libri, ma anche nel movimento, che nutre il corpo e il cervello in modi complementari. In sintesi, l’attività fisica non è un ostacolo al successo scolastico, ma una preziosa alleata.

In aggiunta a questi benefici, un’adeguata attività fisica aiuta a sfuggire ai rischi associati ad uno stile di vita sedentario come obesità, problemi vascolari e depressione. Infine aiuta a contrastare patologie pediatriche come cardiopatie congenite, asma e disabilità motorie.